CIBI ACIDI O ALCALINI? EQUILIBRIO PRIMA DI TUTTO.
Il funzionamento del nostro organismo si basa sul delicato rapporto acido/basico. Se tale equilibrio viene perduto e se l’ambiente in cui vivono le nostre cellule diventa più acido, questa acidità penetrerà all’interno delle cellule alterando il pH del nucleo e creando i presupposti per quei fenomeni incurabili che vengono comunemente chiamati “malattie da degenerazione cellulare”.
Se un alimento presenta un importante contenuto di minerali alcalini, come sodio, potassio, calcio e magnesio, è probabile che esso risulterà alcalinizzante per il corpo. Tra gli alimenti considerati a maggior potere alcalinizzante vi è l’uva, limoni e pompelmi, frutta in generale compresa la frutta essicata. Proprio per questo motivo essa si trova spesso alla base di diete disintossicanti grazie alle quali riequilibrare e depurare l’organismo. Tra gli alimenti alcalinizzanti è possibile inserire, tra gli altri: spinaci, sedano, carote, fichi secchi, cetrioli, germogli di fagioli, lattuga, ravanelli, cavolini di Bruxelless, cavolfiori e funghi.
Sono ritenuti acidificanti quei cibi contenenti zucchero e lievito, gli alimenti fermentati, raffinati, cotti al microonde o fortemente trattati. La maggioranza dei cereali sono considerati acidificanti. Tra di essi troviamo farro, grano, orzo, avena, riso, segale, mais e loro derivati, compresa la pasta ed il pane. Vi son alcuni legumi considerati acidificanti, come ceci, fagioli bianchi e lenticchie, e la maggior parte dei cibi proteici.
La dieta alcalina o alcalinizzante non impone di eliminare gli alimenti acidificanti dalla propria alimentazione ma di andare alla ricerca di un migliore equilibrio tra questi che, purtroppo, abbondano spesso nelle abitudini alimentari.